La luce come elemento decorativo e l’importanza dell’illuminazione nella fase progettuale

Illuminare meglio e meno è sicuramente l’obiettivo che dobbiamo porci, nell’ottica di una progettazione sempre più attenta al benessere dell’individuo e del Pianeta;

un buon progetto di illuminazione infatti oltre ad influire positivamente sulle dimensioni, sull’atmosfera e sulla fruizione di un ambiente, apporta benefici emotivi e rappresenta la prima forma di risparmio energetico,

tra l’altro consumo e produzione responsabile di energia è tra i 17 Sustainable Development Goals, SDGs, dell’Agenda 2030 dell’ONU per lo Sviluppo Sostenibile.

Ma è sempre studiata l’illuminazione di un interno in fase progettuale? Certo che no, nonostante la presenza nel quadro normativo italiano di alcune specifiche tecniche. Spesso restiamo colpiti da progetti di Interior Design apparentemente curati nei minimi dettagli, in cui funzionalità ed estetica si coniugano perfettamente; ma se analizzati nel dettaglio evince come l’estetica sia passata in primo piano a discapito della funzionalità.

In fase progettuale accade spesso che l’importanza dell’illuminazione sia sottovalutata e si ricorra a soluzioni standardizzate e inadeguate, che non tengano conto in alcun modo del layout della luce, tanto da generare disagi all’interno degli ambienti.

© foto: axolight.it

Una componente fondamentale dell’illuminazione è rappresentata dalla temperatura colore; è ormai risaputo che toni caldi, oltre a creare un’atmosfera accogliente, innescano effetti biofili positivi e generano comfort all’interno dell’ambiente, toni freddi, invece, sono generatori di un’atmosfera più vigile ed energica.

Insomma ogni progetto, ed ogni elemento che lo componga, dovrebbe essere studiato come caso a sé e in base alle esigenze e allo stile di vita del cliente;

sono sempre più numerosi, a tal proposito, gli studi a livello medico e psicologico, talvolta supportati da aziende leader che sviluppano prodotti intelligenti: la luce al metro, elettronica e sartoriale integrata della materia ha dato vita a nuovi stimoli creativi, generando immagini grafiche.

© foto: davidtrubridge.com

La luce come elemento decorativo, e se prodotto con elementi naturali vale anche di più.

Pioniere del design eco-friendly è sicuramente David Trubridge, designer neozelandese, conosciuto per i suoi prodotti realizzati con materiali eco-sostenibili, come il compensato di bambù, provenienti da foreste rinnovabili e tagliati con macchine che sfruttano energia idroelettrica.

© foto: davidtrubridge.com

Dal punto di vista del design, i suoi prodotti sono realizzati utilizzando la minor quantità di materiali e ideati avendo come focus la longevità.

Per la progettazione dei suoi componenti d’arredo, e in particolare delle sue lampade, il designer neozelandese si ispira al mondo naturale che lo circonda: selvaggio e silenzioso.

La particolarità dei suoi progetti è data dalla combinazione di luce e materia; dall’intreccio delle sottili lamelle si creano motivi geometrici, il materiale traforato proietta splendide ombre sui muri o sul soffitto, che generano immagine grafiche all’interno dell’ambiente, creando interessanti scenografie all’interno dell’ambiente.

e tu cosa ne pensi al riguardo?

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