MDW 2023, le nuove tendenze sostenibili di Alcova in uno scenario unico.

Let’s start! E’ ufficialmente iniziata la settimana che un po’ tutti aspettavamo, e in modo particolare noi del settore: la Milano Design Week 2023, che attendiamo sempre con maggiore entusiasmo.

Come ogni anno, il design e i numerosi eventi tornano ad invadere la città, dal centro alle periferie, scoprendo e riscoprendo anche luoghi milanesi generalmente inaccessibili e, spesso, abbandonati.

Dopo l’ex-panettonificio a NoLo, lo stabilimento tessile dell’Isola e l’ospedale militare a Boggia, quest’anno ad ospitare uno degli eventi del Fuorisalone 2023 c’è l’Ex Macello di Porta Vittoria, in viale Molise n.62.

© Fuorisalone.it

I suoi articolati e monumentali spazi dallo stile liberty e cementine policrome sono invasi da Alcova, un format interessante – ideato da Valentina Ciuffi e Joseph Grima nel 2018 – che ospiterà designer emergenti e progetti di scuole di alta formazione [tra cui IED e NABA].

La mostra esplorerà numerose direzioni differenti e a tratti complementari: dalla ricerca sui materiali innovativi e sostenibili all’artigianato contemporaneo e al design sensoriale.


© archiproducts.com

Una delle protagoniste indiscusse di Alcova è sicuramente OTO Chair, la sedia monomaterica montabile, manifesto dell’economia circolare.

Progettata da Alessandro Stabile, insieme allo Studio Martinelli-Venezia, che segna la nascita di One To One, il marchio creato per puntare sul cambiamento e attivare attraverso il design stili di vita consapevoli e sostenibili, è prodotta in un unico stampo di piccole dimensioni in plastica riciclata, che contribuisce a rimuovere circa 500 grammi di rifiuti in mare.

OTO Chair è la prima sedia ispirata all’economia circolare basata su un approccio totalmente sostenibile: dalla produzione alla distribuzione, che avviene esclusivamente online e arriva all’acquirente smontata all’interno di una confezione flat ed ecologica come il prodotto che contiene.


© Pinterest

Nello spazio Alcova dei founders Joseph Grima e Valentina Ciuffi, sono presenti oggetti che sorprendono non solo per l’estetica, ma soprattutto per l’uso innovativo dei materiali; è il caso delle lampade dei brasiliani di Estudio Rain, realizzate con una resina derivata dall’olio di ricino. I pezzi spesso sono unici.


Insomma, sarà un’occasione imperdibile per vivere il design in uno scenario unico, accessibile per l’ultima volta prima dell’avvio di un imponente intervento di rigenerazione urbana: un nuovo quartiere residenziale, il nuovo campus dello IED, un museo e un grande parco saranno solo alcuni dei progetti di un’area che avrà destinazione mista.

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